IL SOGNO

Ricordo che mi ero seduto nell’ultima fila di un anfiteatro pieno di persone di tantissime nazionalità, io, però ero arrivato appena a tempo, il posto era certamente mio, perché era l’unico libero.

Mi ero appena accomodato quando cominciò la conferenza, le luci si attenuarono e là davanti tre esseri si sedettero al tavolo, mentre scrosciavano forti applausi, ed ecco che notai sul tavolo un “pontal”, lo trovai bello.

Io veramente non riuscivo a capire nulla, ma se ero lì un motivo c’era

Dopo qualche secondo si alzò la bellissima ragazza, dico bellissima perché la bellezza di questa ragazza era impressionante, alta circa 1.85 , forse di più, bionda con lunghi capelli, viso ovale, occhi di un azzurro profondo e un corpo perfetto, era vestita con una tunica bianca azzurrina.

I suoi compagni erano anch’essi giovani, uno bruno e l’altro fulvo

– Salve, Io sono Rathisi, il nostro obiettivo questa sera è illustrarvi il primo apparecchio previsto da tanto tempo per il pianeta terra, e che avrà una grandissima importanza per Gaia.

– l’apparecchio funzionerà come ha già funzionato nel passato, come l’inizio di sostegno della rete magnetica nel pianeta, però con una nuova tecnologia, quella di formare una “web” di coscienza nella terra dove gli esseri che la abitano potranno scambiarsi le energie tra loro, trasferendole a chi ne ha bisogno senza l’esclusiva necessità di risorse cosmiche energetiche provenienti solamente dall’universo.

È per il vostro equilibrio.

Dopo una lunga spiegazione più scientifica dell’apparecchio del come e dove utilizzarlo Lei disse:

-Adesso daremo una dimostrazione del suo funzionamento.

Le luci si attenuarono un poco e dietro al tavolo un enorme schermo diventò fosforescente ed una linea verticale arrossata si accese, come un neon dividendo lo schermo a metà, però questa luce saliva e scendeva sul suo asse.

In questo momento qualcosa di interessante capitò, confesso che rimasi sorpreso con quello che vedevo….,

Il “pontal” che era sul tavolo cominciò a lievitare lentamente, girando in senso orario. una pallida luce sembrava uscire da lui mentre girava,

Ratichi disse: -lo collegheremo con il TUTTO facendo in modo che l’amore lo accenda!

Non ho ben idea di quello che successe… ma per qualche secondo un enorme, profondo silenzio,

riempì la sala, ed ecco che improvvisamente dal tetto dell’anfiteatro un fascio di luce di circa quattro pollici di un bianco-azzurro intenso colpì esattamente l’apice del “pontal” energetico che girava completamente libero.

Nel momento in cui la luce arrivata dal nulla tocco il “pontal” penetrò il cristallo, il suo flusso era costante. Cominciò a girare, inizialmente piano, ma la velocità aumentò, e ancora fino a quando migliaia di scintille colorate cominciarono ad uscire dalla superficie della piramide maggiore, come un diamante brillando al sole…, Questa energia che ormai girava ad una velocità incredibile si stava concentrando nella piramide minore con una forza incredibile…

Improvvisamente, quest’energia uscì dalla punta della piramide minore, avvolse tutti i simboli del “pontal” e con tutta la sua forza proseguì verso il centro del labirinto di Chartres, l’ultrapassò e quando raggiunse lo “scap” in linea retta si trasformò in onde in torno alla base del “pontal”, onde successive e a forma di cerchio cominciarono ad essere direzionate su tutti quelli che assistevano,

Confesso che ero stupefatto con quella dimostrazione, qualcosa come “guerre stellari” e ad un certo punto di quella dimostrazione pensai: – perbacco! Con tanti cristalli che si trovano in Brasile sarebbe bellissimo che qualcuno producesse un “pezzo” come quello.

Le onde che uscivano dal “pontal” erano come quando qualcuno avrebbe buttato una pietra in un lago, erano esattamente della stessa forma. però quando queste onde ci “toccavano” (sembrerà strano ma loro ci toccavano) una pace indescrivibile ci toccava, la sensazione era a che ogni onda che ci toccava ci dava pace,armonia,felicità,ecc, addirittura quasi un orgasmo.. E’ difficile da descrivere.

Le onde colorate si ridussero, come la rotazione del “pontal” sospeso nell’aria, lentamente cominciò ad abbassarsi fino ad appoggiarsi lentamente sul tavolo, anche lo schermo ridiventò bianco e la linea arrossata che saliva e scendeva si fermò ed infine si spense completamente, le luci si riaccesero e noi… bè “noi” non lo so, ma io, io ero tra le nuvole… anche se dentro di me pensavo: ”Dove sono?… che posto non è mai questo?

È stata un’esperienza che mai avevo provato prima nella mia vita…

Dopo qualche momento e ancora tutti in estasi, Ratichi ed i suoi compagni ripeterono l’importanza di quell’apparecchio per il pianeta, poi cordialmente ci congedò e le persone cominciarono a defluire dall’anfiteatro.

Mentre aspettavo in piedi che le persone uscissero colsi una presenza al mio fianco, nel corridoio, quando guardai, restai attonito, Ratichi ed i suoi compagni si stavano avvicinando, Lei mi fissò con insistenza (mi ripeto, la sua bellezza è una cosa incredibile! “Mi domando ancora adesso se lei abbia mai intuito questo mio sentimento nei suoi confronti) e mi disse: “Cosmo, come stai? Abbiamo percepito il tuo desiderio di produrre il Pontal energetico in Brasile!”

Ancor più stupefatto e quasi senza forze per parlare gli risposi: ”Io non ho affermato che lo avrei prodotto, ho soltanto pensato che in Brasile esiste una grandissima quantità di cristalli, e che sarebbe stato interessante che qualcuno lo producesse.”

Allora lei mi rispose: ”Appunto! E Tu sei esattamente quella persona!”

Quasi mi prese un colpo, e pensai: “Lei si stà sbagliando”, cercando subito di chiarire questo malinteso.

“i miei affari in brasile non sono collegati con cristalli. Possiedo un’industria di stampaggio plastico e ho un ufficio d’importazioni, non possiedo informazioni tecniche su queste cose, e anche se sono mistico non ne capisco nulla d’energia sottile, Signora Ratichi credo che lei si è sbagliata…

“ Cosmo” mi rispose: “ Domani farai un viaggio in una citta ricca di cristalli vero?”

(veramente avrei dovuto avere una riunione con un grossista in quella città, ma l’avevo disdetta il giorno prima e avevo chiesto ai miei assistenti Eduardo e Daiele di andare al posto mio).

Allora gli dissi che non sarei dovuto andarci per i motivi di cui sopra.

“ Cosmo” mi rispose con fermezza: “ Tu andrai in quella città, e dopo aver concluso i tuoi affari, cercherai un negozio, le piramidi che dovrai cercare le troverai una accanto all’altra sopra uno scaffale vicino alla porta del negozio.”

Rimasi un po’ sconcertato dalla forma incisiva, sincera e fraterna del suo discorso, e risposi che ci sarei andato, e che se avessi davvero trovato le piramidi avrei tentato di sviluppare il progetto!

Immediatamente o meglio istantaneamente fui trasferito in un’altra sala, questa era totalmente bianca, un bianco translucido e brillante, osservai il pavimento che rifletteva una luce bianca brillante, la volta aveva una forma a cupola, con un’apertura centrale circolare, anch’essa bianca, non riuscivo a distinguere le pareti né calcolarne la loro distanza, mentre il soffitto doveva avere un’altezza di circa 6 metri.

C’incamminammo noi quattro verso il centro della sala, sotto l’apertura c’era un tavolo e sopra questo tavolo Ratichi aprì una specie di libro e mi mostrò in dettaglio tutto il progetto del Pontal energetico.

Mi preoccupai, perché la quantità d’informazioni, simboli, e funzioni erano immense, e molte cose era la prima volta che le vedevo.

Percependo la mia preoccupazione che si faceva sempre più evidente, lei mi disse: “ Cosmo, quando ti sveglierai prendi nota di tutto quello che hai visto ed ascoltato e non ti preoccupare, dovrai studiare e fare molte ricerche, ed in queste ricerche che farai troverai tutti i simboli che compongono il Pontal, con un’unica eccezione, che t’illustrerò solamente alla fine come prova di tutto quello che ti stiamo dicendo ora.”

La guardai attentamente e un torpore m’invase, e nello stesso momento mi svegliai, erano le 3.47 del mattino. Mi alzai ancora un po’ stordito mi lavai subito il viso, com’era possibile?

Corsi alla mia scrivania dove cominciai a scrivere tutto quello che ricordavo con ricchezza di dettagli, anche quelli che si formavano nella mia mente come dei ricordi istantanei.

Alle 7.30 ero già in Ufficio pronto per il viaggio, Dissi a Daiele che non era necessario che Lei viaggiasse e Eduardo ed io partimmo.

Durante il viaggio raccontai il mio sogno ad Eduardo, il quale si spaventò un po’ con quello che ascoltava e decidemmo che dopo la riunione con il grossista avremmo cercato quel negozio e le piramidi.

Alle 10.30 circa cominciammo la nostra ricerca del negozio e non trovando nulla cominciai a sentirmi frustrato e vergognato nei confronti d’Eduardo per il tempo che stavamo perdendo.

Quando notammo un negozietto in un angolo della strada, guardai Eduardo e gli dissi: ” Eduardo quella sarà l’ultimo negozio in cui entriamo, poi ce n’andremo”

Ma appena entrammo rimasi di stucco, esattamente come mi aveva indicato Ratichi ecco là le due piramidi, era incredibile, le comprai immediatamente.

Quando ritornai in fabbrica cominciai a montare un prototipo.Da quel momento passarono otto mesi di ricerca, trovai un artigiano che diede una forma a tutto il progetto, e quando tutto era pronto per la prima colata, il giorno dopo ebbi un altro insight. Mi sveglia alle tre del mattino circa sentendo nitidamente la voce di Ratichi che mi disse: “ Cosmo ciao, come ti avevo detto l’ultima informazione te l’avrei detta alla fine, per dimostrarmi la tua fiducia totale al progetto, e allora prendi un binocolo” “ un Binocolo?” chiesi un po’ perplesso, “sì un binocolo” mi rispose, “ prendi un binocolo esci e guarda la costellazione di Orione” dopo qualche minuto stavo guardando la costellazione e allora lei continuò “ Osserva a circa un palmo alla sinistra di beldequese, vedrai due stelle quella sotto è Saturno l’altra è Aldebaran che è la nostra costellazione, alla sinistra di Aldebaran c’è la nostra casa, Noi proveniamo da Hìades e nel passato del tuo Pianeta abbiamo stipulato un impegno con Hermes, e adesso si sta concretando, adesso osserva quell’agglomerato”

Pensai in quell’istante chi mai poteva essere Hermes ma lei nulla mi disse a riguardo.

Percepii invece che si formava un triangolo con una stella più in basso e nel centro del triangolo, Lei mi chiese allora di unire tutti quei punti e di girarli come una rotazione di un neutrino (orbita della particella dell’elettrone e del protone del nucleo molecolare)

Rimasi sbalordito Era il disegno tridimensionale del Pontal energetico!

“ Cosmo era questo che volevamo darti, adesso devi moltiplicare il più velocemente possibile l’apparecchio, lui sarà molto importante per tutti voi, la tua responsabilità è grande, e noi ti staremo vicini aiutandoti, Pace”

Non è necessario che vi spieghi come mi sentivo.

Il giorno dopo mi recai immediatamente dall’artigiano che aveva già dei prototipi pronti ad essere colati e dopo aver discusso tra noi un po’ controvoglia concordò ad inserire il simbolo delle Hìades anche se le colate avrebbero subito qualche giorno di ritardo

Dopo una settimana l’artigiano (Giuseppe il suo nome) mi consegnò i primi pezzi, non stavo più nella pelle, ero emozionato i pezzi erano identici a quelli che avevo visto, quando accoppai i cristalli sentii di nuovo anche se meno intensamente tutta quell’energia sottile che Ratichi mi aveva fatto provare in quell’auditorio.

Adesso, nelle mie ore libero lavoro al pontal energetico, ho scoperto situazioni sorprendenti, mistiche, inspiegabili che troppo tempo ci vorrebbe per poterle esporre tutte.

Questa è la prima parte del progetto “Pontal” (in questo momento sono sette i congegni, per alcuni non ho ancora scoperto una tecnologia capace di costruirli, sto aspettando istruzioni)

Sto ricevendo poco a poco un’enorme relazione descrittiva e terapeutica e sto scrivendo un libro sulla “terapia oleografica di accesso all’unità d’intelligenza” che deve essere usato congiuntamente con il “Pontal”

Si tratta di una nuova terapia mondiale e non esiste nulla di somigliante nel nostro pianeta… Pace

Cosmo

10.05.2002